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Outdoor Education

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Oggi più che mai nell’era della globalizzazione e dell’urbanizzazione sfrenata, l’esigenza di tornare alla natura sembra quasi una necessità imperante di una società in cui bambini e adulti da troppo tempo hanno perso e non sperimentano questo contatto. Ecco il motivo di far entrare in gioco e mettere in pratica una filosofia educativa che pone al centro del suo interesse lo spazio all’aria aperta, considerato luogo e opportunità di vera e propria formazione e non solo come luogo di sfogo e di gioco. Il giardino diventa per il bambino del nostro nido un’aula a cielo aperto! Questo orientamento ha dunque lo scopo di valorizzare lo spazio esterno ponendolo allo stesso piano di quello interno e predilige di conseguenza un metodo di apprendimento esperienziale: il bimbo impara facendo (sperimentando, sbagliando, sporcandosi, ecc).

Seguendo i principi dell’Outdoor Education i piccoli soggetti diventano protagonisti attivi nell’affrontare situazioni di incertezza sviluppando comportamenti adattivi e migliorando la capacità di gestire la propria emotività (come, ad esempio, la diffidenza e la paura) nei momenti di maggior stress psicologico: queste sono le cosiddette abilità di “problem solving”, indispensabili per la crescita futura e per altri contesti anche non scolastici.

I bambini all’aria aperta sono di fatto più allegri e più socievoli; dimostrano una riduzione dell’ansia e dello stress; rinforzano le difese immunitarie riducendo notevolmente i rischi infettivi e di contagio di germi e virus (più facilmente trasmissibili in locali chiusi); accrescono le competenze delle memoria e dell’attenzione, dell’immaginazione e della creatività; dimostrano un aumento della vitamina D con conseguente diminuzione delle malattie da raffreddamento; dimostrando una riduzione di comportamenti antisociali e devianti nei contesti scolastici e non solo; sviluppano meglio le capacità motorie prevenendo anche i problemi di obesità.

La scelta pedagogica del nostro Nido nasce dalla necessità di sfruttare nel migliore dei modi una risorsa eccezionale e poco frequente in città come il giardino e i suoi tesori. Sentiamo il bisogno di offrire ai nostri bimbi gli strumenti migliori per affrontare una società iperstimolante e iperrichiestiva traendo spunto e risorse dall’ambiente che ci circonda. Sembrerà paradossale, ma ritrovare il contatto con la Natura è per noi il metodo migliore per affrontare le difficoltà di oggi dei nostri piccoli birichini!

EDUCAZIONE ALL’ARIA APERTA

EDUCAZIONE TRADIZIONALE

Lo spazio di apprendimento è la natura: aule a cielo aperto!

Lo spazio di apprendimento è l’aula chiusa: muri limitanti!

Ogni competenza viene appresa tramite il fare e l’agire (esperienza). Ruolo ATTIVO dei bimbi.

Le competenze vengono apprese tramite le lezioni frontali (metodologia tradizionale). Ruolo PASSIVO dei bambini.

L’educatore è fisicamente e cognitivamente presente nel contesto insieme ai bimbi, ma sembra non intervenire. Apparente ruolo passivo dell’educatore e reale ruolo attivo dei bimbi.

L’educatore ha il ruolo principale dell’intervento: egli trasmette in maniera dogmatica le nozioni e i bambini diventano solo spettatori.

L’intervento dell’educatore per stimolare l’esperienza dei bimbi è nel predisporre a monte gli stimoli in maniera adeguata.

Gli stimoli vengono forniti direttamente dall’educatore nel momento della lezione frontale.

Contesto più imprevedibile e mutabile.

Contesto prevedibile, uguale a se stesso.

Il Tempo dei vissuti: rallentato, spontaneo, non organizzato, libero.

Il tempo cronologico: strutturato, condizionato dall’adulto, frenetico, costretto.

La logica della prova e dell’errore (esperienza vissuta).

La logica del giusto e del sbagliato (le regole calate dall’alto).

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La sede di Birichinopoli si trova a Vicenza sulla Strada della Cattane 110 in zona Auchan, all’incrocio con Viale del Sole in direzione Biron.

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